Itinerario 7 – Provincia di Macerata
Questo itinerario può soddisfare diverse aspettative: dalle spiagge soleggiate della riviera alla particolare atmosfera che si respira a Recanati e in altri luoghi, ricchi di testimonianze artistiche. Porto Recanati, sorta al tempo di Federico II come porto di Recanati (poco distante dal luogo in cui era la colonia romana Potentia) è un antico borgo di pescatori formatosi attorno al quattrocentesco Castello Svevo, in cui è ospitata la Pinacoteca Comunale. La cittadina conserva ancor oggi caratteristiche ed ambienti del passato che si ritrovano camminando per le sue strade, accompagnati dall’odore del mare.
Si prosegue per Recanati, borgo natio di Giacomo Leopardi, per un itinerario fra i luoghi cari al poeta: la piazza e il monumento a lui dedicati, le memorie conservate nel Palazzo Comunale, la piazzetta del Sabato del Villaggio e la torre del Passero Solitario. Palazzo Leopardi, casa natale del poeta e l’attiguo Centro Nazionale di Studi Leopardiani introducono al Colle dell’Infinito dove è scolpito il primo verso del celebre idillio: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”. Da visitare il Museo Civico, nella Villa Colloredo Mels che vanta opere di rilievo, tra cui quattro significativi dipinti di Lorenzo Lotto; il Museo “Beniamino Gigli”, allestito nei locali del Teatro Persiani, con fotografie, oggetti personali, attestati e costumi di scena del famoso cantante lirico, e il Museo Diocesano all’interno dell’Episcopio.
Si prende la Statale 361, si attraversa Villa Potenza, con le rovine del teatro della città romana di Helvia Rìcina, e si arriva a Macerata, fondata in collina per sfuggire alle incursioni dei barbari, ricca soprattutto di arte rinascimentale, barocca e settecentesca. Tra i suoi monumenti più rappresentativi si ricorda l’Arena Sferisteriodi Ireneo Aleandri, splendido esempio di architettura neoclassica, sede di un’importante Stagione Lirica estiva. Le antiche mura, che quasi intatte racchiudono il centro storico, sovrastano il panoramico anello dei viali. Piazza della Libertà con la Loggia dei Mercanti, la Torre dell’Orologio, il Palazzo Comunale e quello della Prefettura, il settecentesco Teatro Lauro Rossi, i numerosi musei, la ricca Collezione del‘900 italiano a Palazzo Ricci e un’antica Università, fanno di Macerata un punto di riferimento culturale. Da vedere il settecentesco Palazzo Buonaccorsi sede in fieri dei Musei cittadini, il Santuario della Madonna della Misericordia, il Palazzo Consalvi, il Palazzo Mozzi detto dei Diamanti, la Collegiata di S. Giovanni e l’ex Collegio dei Gesuiti, sede della Pinacoteca, e della Biblioteca Comunale (con oltre 350.000 volumi).
Procedendo verso sud e imboccata la Statale 485, si raggiunge la Chiesa di San Claudio al Chienti, la cui singolare struttura a due ambienti sovrapposti, con la facciata stretta tra due torri angolari cilindriche, risale alla fine dell’XI secolo. Dopo pochi km, sopra un colle, si erge Monte San Giusto, rinomato centro calzaturiero con un bel nucleo storico, il Palazzo Bonafede con gli affreschi di Joannes Hispanus e la Collezione di Disegni di Antichi Maestri, e la Chiesa di S. Maria in Telusiano che custodisce la celebre Crocifissione, capolavoro di Lorenzo Lotto. Continuando verso la costa, non si può tralasciare lo splendido edificio romanico di S. Maria a Piè di Chienti (a Montecosaro Scalo) dal suggestivo interno a due piani sovrapposti, con deambulatorio e absidi radiali. Si arriva quindi a Civitanova Marche, famosa per la produzione delle scarpe, oltre che come attrezzata stazione balneare, con lunghe spiagge e una buona dotazione alberghiera. Ogni anno a fine luglio si svolge Civitanova Danza interessante appuntamento con i più conosciuti artisti del mondo. Storicamente più importante è Civitanova Alta, patria di Annibal Caro, caratterizzata da una cinta muraria con torri, baluardi, due porte, bei palazzi nobiliari (tra cui Palazzo Cesarini), chiese e la ricca Galleria d’Arte Moderna “M. Moretti”. Poco dopo si giunge a Porto Potenza Picena, graziosa località di villeggiatura estiva e si prosegue per Potenza Picena, nota per la lavorazione di damaschi e broccati di seta realizzati dalle monache dell’Istituto dell’Addolorata e per la tradizionale sagra del Grappolo d’Oro (a settembre). Nei dintorni meritano una deviazione la rinascimentale Villa Bonaccorsi, splendido esempio di giardino all’italiana, e Montelupone, paese d’aspetto medievale che conserva le mura, torri di avvistamento, porte e sistemi difensivi.
Itinerario 8 – Provincia di Macerata
Si parte da Tolentino e si prosegue alla scoperta del territorio circostante, ricco di arte, storia e bellezze naturali. A Tolentino, meta di numerosi pellegrini, si trova la Basilica di S. Nicola (del XIV secolo), con un portale di Nanni di Bartolo, un celeberrimo Cappellone interamente decorato con un grandioso ciclo di affreschi di scuola riminese giottesca del Trecento e un bel chiostro. Da non perdere il Duomo, il Teatro Vaccaj, il caratteristico Museo Internazionale della Caricatura (unico in Italia), le Sale Napoleoniche e, nei dintorni, il Castello della Rancia (fine XII secolo) un tempo fattoria e granaio fortificato dipendente dall’Abbazia di Fiastra, trasformato in castello nel 1353 dai Da Varano. Ogni anno a maggio si svolge la rievocazione della Battaglia di Tolentino (1815) nella quale Gioacchino Murat fu sconfitto dall’esercito austriaco. A pochi chilometri dalla cittadina ci sono le Terme di S. Lucia, in un bel bosco di querce. Si procede per Caldarola, patria dei pittori De Magistris, dove si può ammirare la Stanza del Paradiso nel Palazzo Pallotta; suggestivo il tour dei Castelli medievali che circondano il borgo, sovrastato dal monumentale Castello Pallotta, di origini medievali, ampiamente rimaneggiato nel Cinquecento. Ad agosto si può assistere alla manifestazione Giostra de le Castella con Palio e corteggio. Proseguendo lungo la valle del Chienti e costeggiando il Lago di Pievefavera, si suggerisce una deviazione per Serrapetrona per gustare, nelle tipiche osterie, la famosa Vernaccia Doc.
La duecentesca Rocca di Varano, alta su una rupe, rappresenta il pittoresco ingresso nel Ducato di Camerino che nel XV secolo, grazie alla presenza di artisti quali Arcangelo di Cola, Giovanni Boccati, Girolamo di Giovanni e Giovanni Angelo di Antonio, fu protagonista di un’intensa fioritura economica e artistica. La città ha mantenuto l’aspetto medievale di difesa del territorio circostante, delineato più volte dalla penna di uno dei più grandi drammaturghi italiani, il camerte Ugo Betti. Dotata di uno degli atenei più antichi ed illustri d’Europa, con sede nel Palazzo Ducale, possiede musei di grande valore; da visitare il Duomo, la Chiesa di Santa Maria in via e la chiesa di San Filippo che conserva la straordinaria Madonna in Gloria e San Filippo di G. B. Tiepolo. Nel mese di maggio le vie si popolano di fastosi cortei rinascimentali in occasione della Corsa alla Spada. Meritano una sosta Pioraco, piccolo centro medievale situato in una suggestiva gola rocciosa, famoso per le antiche cartiere, e Matelica, interessante città d’arte caratterizzata dalla Fontana ottagonale (1619) e da numerosi edifici storici, tra i quali il Palazzo Pretorio (del XIII secolo) e il quattrocentesco Palazzo Piersanti dove è allestito un importante Museo. Da visitare anche il Museo archeologico e la chiesa di San Francesco. Nella zona si produce il rinomato vino Doc denominato Verdicchio di Matelica.
Si continua per San Severino Marche che è formata da due nuclei: il primo, in alto ha come fulcro il Duomo romanico, il secondo l’ampia Piazza del Popolo, di forma ellittica, circondata da portici e palazzi rinascimentali. Testimonianze dell’importante scuola pittorica severinate sono gli affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni, ancora visibili in alcune chiese e nella ricca Pinacoteca Comunale, mentre i reperti romani del Museo Archeologico raccontano la nascita della città. Ogni anno, a giugno, si disputa il Palio dei Castelli con diverse gare, tra cui la Corsa delle Torri. Lungo la SS 361, in località Pieve, si estende l’area già occupata in età romana da Septempeda, divenuta Parco Archeologico Regionale. Si prosegue per Cingoli, il “Balcone delle Marche”, che offre indimenticabili viste fino al mare e passeggiate lungo il lago e nella macchia di Montenero. La cittadina conserva palazzi rinascimentali, chiese medievali spesso rimaneggiate in epoca barocca, tra cui la Collegiata di S. Esuperanzio e la Chiesa di San Domenico che custodisce la Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto. La 3a domenica di agosto, viene riproposta la rievocazione Cingoli 1848 con il gioco del pallone a bracciale. Nei dintorni si trova Apiro, tipica località di soggiorno estivo, con l’interessante Abbazia di S. Urbano e nel centro storico la chiesa Collegiata.
Ci si dirige verso Treia, grazioso borgo medievale il cui nucleo è costituito dalla scenografica Piazza della Repubblica, cinta dal porticato del Palazzo Comunale (sede del Museo Civico Archeologico), dalla Chiesa di S. Filippo e dal Palazzetto dell’Accademia Georgica. Di origine antichissima è la Disfida del Bracciale che si svolge la 1a domenica di agosto. Da visitare Pollenza, famoso centro di antiquariato, con la Chiesa di S. Maria Assunta di Rambona, la cui fondazione longobarda risale all’VIII secolo.
Itinerario 9 – Provincia di Macerata
Arte e natura formano un connubio perfetto in questo angolo della provincia di Macerata. Il percorso tocca molti comuni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e inizia dall’Abbazia cistercense di S. Maria di Chiaravalle di Fiastra, costruita nel 1142 ed oggi inserita nella Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, dove è possibile visitare alcuni interessanti musei e fare passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo. Si prosegue per Urbisaglia, che conserva l’imponente Rocca del XV secolo ed è stata costruita sui ruderi della romana Urbs Salvia, il cui materiale di scavo è custodito nel locale Museo Archeologico Statale. Nell’antica città tutelata nel Parco Archeologico Regionale, si possono vedere il teatro, l’anfiteatro (dove nei mesi estivi si svolge un’apprezzata stagione teatrale), il criptoportico, le mura urbiche, un tratto dell’acquedotto e della cisterna. Nei dintorni merita una deviazione Mogliano, per poter ammirare l’Assunta e santi di Lorenzo Lotto ed acquistare caratteristici prodotti in vimini.
Si continua per Colmurano, piccolo paese collinare raccolto intorno alla piazza principale, e si arriva a San Ginesio, borgo medievale circondato da un’ampia cerchia di mura, munite di torrioni e baluardi, da cui si gode un ampio panorama. Interessanti l’Ospedale di S. Paolo, la bella Collegiata ricca di opere d’arte, la Chiesa di S. Francesco, il Museo e la Pinacoteca. Ogni anno, il 15 agosto, si svolge la rievocazione del Palio di San Ginesio, in cui i rioni si sfidano nella Giostra equestre dell’anello. Imboccata la strada per Monastero, si percorrono le suggestive e selvagge Gole del Fiastrone (da cui partono itinerari escursionistici per l’Eremo dei Frati, le Lame Rosse, ecc.) e, costeggiando il Lago di Fiastra, si giunge al moderno abitato di San Lorenzo al Lago molto frequentato durante l’estate. A Fiastra, alcune torri e superstiti tratti di mura sopra un poggio, sono testimonianza di un castello sorto intorno al Mille. Volendo si può scendere fino a Pievebovigliana, dove si produce il famoso Varnelli e si possono contemplare antiche abbazie e il castello di Beldiletto. Si può proseguire per Pieve Torina, visitare il Museo della Nostra Terra e l’Eremo di Sant’Angelo di Prefoglio, e fare una passeggiata nella Riserva Naturale di Torricchio. Si consiglia quindi una sosta a Visso, dal nobile passato testimoniato da numerose architetture medievali e rinascimentali, nonché sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La Piazza dei Martiri Vissani, delimitata da eleganti palazzetti quattro-cinquecenteschi, è caratterizzata da due importanti edifici: la Collegiata di S. Maria (dal trecentesco portale) e la Chiesa di Sant’ Agostino nei cui locali è allestito il Museo Pinacoteca e, il Museo dei manoscritti di Giacomo Leopardi dove sono visibili alcuni manoscritti tra cui l’Infinito. Raggiunto Castelsantangelo sul Nera, piccolo borgo medievale con chiese di base romanica, l’Ecomuseo del Cervo, conosciuto per il tartufo nero e i campi da sci Monte Prata, si sale a Frontignano, dove sono gli impianti di risalita ed è base di partenza per le escursioni sul Monte Bove.
Si scende fino a Ussita, apprezzata località di villeggiatura e di sport invernali, e si prosegue per il Santuario di S. Maria di Macereto, imponente edificio a pianta centrale di forme bramantesche realizzato nel 1528, isolato in un altopiano ai piedi dei Monti Sibillini. Passando per Cupi e Fiastra, si giunge ad Acquacanina, dove si può vedere la Chiesa di S. Maria di Rio Sacro fondata dai monaci benedettini intorno al Mille, con una bella cripta a tre navate. Si prosegue per Bolognola, uno dei più piccoli e più elevati comuni delle Marche (m 1070), di origine medievale, che offre ai visitatori aria salubre e una natura incontaminata con belle escursioni sui monti Priora, Rotondo, Pizzo di Meta, Castel Manardo. La frazione Pintura, stazione di sport invernali, permette la scoperta di un suggestivo panorama, mentre nei vicini Prati di Ragnolo si può praticare lo sci di fondo e, in primavera, si possono ammirare le splendide e multicolori fioriture delle orchidee, delle primule, dei fiordalisi, ecc.
Poco dopo si arriva a Sarnano, rinomato centro termale, frequentato soprattutto dagli amanti della montagna e dagli sciatori per le numerose piste. Famoso per il “cotto rosso” dei tetti, il borgo medievale, con strade strette e ripide, culmina in una silenziosa piazzetta dove si trova la duecentesca Chiesa di S. Maria Assunta con portale gotico e massiccio campanile. Meritano una visita i Musei Civici e la Pinacoteca; nelle vicinanze, l’antico Convento di S. Liberato e i ruderi dell’Eremo di Soffiano, ricordato nei “Fioretti “di S. Francesco. Nel mese di giugno nella cittadina si svolge un’interessante Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato e si rievoca Il Palio del Serafino.